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29 mag 2018

Opel e il comitato di fabbrica di IG Metall trovano l’accordo sugli interventi per migliorare la competitività e incrementare gli investimenti

  • Il SUV Grandland X e la versione ibrida saranno prodotti a Eisenach
  • La prossima generazione di motori 1.6 litri di Groupe PSA (EP) sarà sviluppata dall’Engineering Center di Rüsselsheim
  • Accordo quadro con protezione dell’occupazione fino al 2023

Rüsselsheim. Opel mette al sicuro il proprio futuro anche in Germania e compie un ulteriore passo sulla strada verso la redditività, la globalizzazione e l’elettrificazione. Tra il 2018 e il 2023 saranno effettuati investimenti significativi nel settore R&D e nei siti di Eisenach, Rüsselsheim e Kaiserslautern. Nell’ambito di questo intervento, Grandland X sarà prodotto nello stabilimento di Eisenach a partire dalla metà del 2019 in due turni, compresa la versione ibrida che giungerà nel 2020. Successivamente l’azienda annuncerà i dati relativi agli investimenti previsti per gli altri siti tedeschi.

Le parti sociali hanno anche trovato un accordo su un ulteriore, importante passo verso la definizione del ruolo futuro del Centro Tecnico di Rüsselsheim nell’ambito della rete globale di ricerca e sviluppo di Groupe PSA: il Centro Tecnico di Rüsselsheim avrà la responsabilità di sviluppare la famiglia di motori EP di prossima generazione. In precedenza, il Centro Tecnico di Rüsselsheim aveva già ricevuto incarichi globali per Groupe PSA con l’assegnazione di 15 Centri di Competenza. Inoltre, tutti i futuri modelli europei di Opel saranno sviluppati a Rüsselsheim.

Il costruttore ha anche stipulato il nuovo accordo quadro con le parti sociali che resterà in vigore fino al luglio del 2023 e prevede un ampio pacchetto di interventi volti ad aumentare la competitività. Non saranno possibili licenziamenti forzati per l’intera durata del nuovo accordo.

“Si tratta di un passo di grande importanza nell’attuazione del programma PACE! che permetterà a Opel di affrontare al meglio i mercati europei. Stiamo facendo esattamente ciò che avevamo promesso. La maggiore competitività ci consente di investire e rappresenta la miglior garanzia per il futuro dei nostri collaboratori”, ha dichiarato Michael Lohscheller, CEO di Opel. “Guardiamo con fiducia al futuro dopo aver rispettato l’impegno di non chiudere nessuno stabilimento né annunciare licenziamenti forzati”.

“Assicureremo l’utilizzo nel lungo periodo dei siti tedeschi, proteggendo così l’occupazione – per un numero considerevole di anni – grazie a modelli interessanti e a componenti di qualità elevata”, ha dichiarato Lohscheller. “In Germania abbiamo radici profonde e gli stabilimenti tedeschi sono e continueranno a essere la nostra spina dorsale”.

Il nuovo accordo prevede interventi per migliorare la competitività di Opel in Germania. In futuro sarà possibile equilibrare gli aumenti salariali previsti dal contratto collettivo nazionale con la presenza di voci retributive superiori alla scala generale. Inoltre le integrazioni concordate nell’ambito del contratto collettivo di IG Metall, che avrebbero dovuto trovare applicazione a partire dalla metà del 2019, sono state cancellate per l’intera durata del nuovo accordo quadro. Anche gli ulteriori aumenti salariali previsti a partire dal 2020 saranno congelati durante il periodo di validità dell’accordo.

L’accordo prevede anche una riduzione di 3.700 posti di lavoro in Germania attraverso il programma volontario già attuato con successo e approvato dalle parti sociali. A oggi sono circa 3.500 i dipendenti che hanno già aderito al programma volontario.

“Gli interventi che abbiamo concordato oggi costituiscono un’ulteriore a significativa pietra miliare verso il raggiungimento degli obiettivi del nostro piano strategico PACE!: realizzare un margine operativo ricorrente del due per cento dal 2020 e del sei per cento dal 2026”, ha dichiarato Michael Lohscheller, CEO di Opel. “Ringraziamo i nostri dipendenti tedeschi per l’importante contributo fornito per far tornare Opel nuovamente grande”, ha aggiunto Lohscheller. “Le negoziazioni sono state intense e si sono concluse positivamente. Desidero ringraziare pubblicamente le parti sociali”.

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